27 gennaio 2009

Le contaminazioni vere non sporcano: regalano nuove scoperte e nuove emozioni

La classe ponte c’è già.
La classe ponte non ha bisogno della politica scolastica fondata sugli annunci ad effetto.
La classe ponte è la mia, la tua, quella di ogni giorno.
La classe ponte non è un purgatorio in attesa di promozione sociale e linguistica.
La scuola è ponte da sempre o non è scuola.
Gli educatori veri ci vivono sopra a questi ponti.
Alle nostre classi ponte non vogliamo che siano posti cancelli d’ingresso.
Dai nostri ponti i bambini stranieri non passano solo per imparare l’Italiano, ma anche per insegnare nuovi modi di scrivere, disegnare, suonare, cantare, parlare, pensare.
“Questa è una scuola italiana e qui si parla in Italiano!”
Non riesco a stare serio: mi viene da ridere a pensare che sto sgridando i miei brescianissimi monelli.
Sono in prima media. In pochi mesi, non so come abbiano fatto, sanno chiedere l’ora in cinese o in albanese…
…oppure prendersi in giro o chiedere in prestito qualcosa… senza che io possa capirci nulla.
Non abbiamo bisogno di costruire classi ponte: i ponti sono già sotto ai nostri piedi.

Qui sotto... l'Orchestra di Hong Kong esegue, esclusivamente con strumenti tradizionali cinesi, la Sinfonia n.3 EROICA in Mi bemolle maggiore op. 55 di Ludwig van Beethoven.

16 gennaio 2009

Tempo pieno contingentato: a chi serve

La spiegazione sta nella frase “I posti a disposizione per frequentare il tempo prolungato dipenderanno dalle dotazioni organiche che assegnerà il ministero alle singole scuole”, contenuta in un articolo di repubblica.it a commento della circolare sulle iscrizioni.
Lo spirito ed il contenuto della norma risultano evidenti.
La scuola pubblica garantisce il servizio minimo di base: chi ha esigenze maggiori,una volta sforato il livello contingentato, troverà spalancate le porte della scuole paritarie a pagamento.
I docenti non verranno più assegnati automaticamente in modo correlato alle iscrizioni: ecco il perché di quella “strana” indicazione che leggiamo nella circolare. Le famiglie a cui non potrà bastare il servizio minimo di base si troveranno dirottate a cercare servizi scolastici “altrove”.
Ecco spiegato il senso di questa incredibile ipotesi di esubero, questa volta non dei lavoratori della scuola, ma direttamente degli utenti del servizio.

Anche gli allievi vanno in esubero

Anche gli allievi vanno in esubero.
Trasferimento d'ufficio per gli scolari soprannumerari.
Le scuole saranno forse chiamate a predisporre le graduatorie per i perdenti posto.
:-) ;-)
Vedere post precedente.

Cricolare n. 15 gennaio 2008: Iscrizioni anno scolastico 2008-2009

Pubblicata la circolare con le norme per l'iscrizione, anno scolastico 2008-2009.

Interessante....
"le classi sono costituite tenendo conto delle opzioni prevalenti, fermo restando il limite della consistenza di organico."

... Mi pare di capire che fino a questo anno scolastico, più iscritti c'erano e più insegnanti venivano assegnati... ora capisco che vengono assegnati i docenti (presumo come da potatura regolamenti attuativi) e poi si fanno le classi...

per cui....

"Il dirigente scolastico della scuola secondaria di I grado, in caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili, curerà l’informazione sollecita alle famiglie per consentire l’opzione verso altra scuola."

Minori senza scuola con semplice autocertificazione

Risulta che il ministro dell’istruzione ha firmato la circolare per le iscrizioni al prossimo anno scolastico ancora questa mattina giovedì 15 febbraio 2008.
Inutile cercarne il testo sul sito web ufficiale del ministero.
Ho in mano una bozza di autorevole provenienza e la sto scorrendo.
Mi salta subito all’occhio:

11. Istruzione parentale

I genitori o gli esercenti la potestà parentale che intendono provvedere in proprio all'istruzione dei minori soggetti all’obbligo di istruzione devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola del territorio di residenza apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, di possedere capacità tecnica o economica per provvedervi, rimettendo al dirigente medesimo l’onere di accertarne la fondatezza.
Per quanto attiene all'esame di idoneità degli alunni che si sono avvalsi dell'istruzione parentale o che frequentano scuole non statali non paritarie, si rinvia alle successive disposizioni che saranno diramate in materia di valutazione.


No comment, perché se comment….

13 gennaio 2009

Perché un floppy?

Giusto per ricordarci che siamo TUTTI precari da smaltire.
Chi oggi si crede un DVD Blu-Ray, si prepari ad essere il vecchio rifiuto di domani.

11 gennaio 2009

Manda un floppy alla Gelmini

Manda un floppy alla GelminiInviamo al Ministro dell'Istruzione un floppy per sostenere i valori della cultura tecnologica ed informatica.

Testimoniamo con documenti, fotografie e prodotti didattici l'insostituibile ruolo della scuola di base per la formazione di cittadini responsabili e preparati.

La scelta di usare un supporto informatico che si presenti come un oggetto concreto, sta a significare che le conseguenze delle scelte di immiserimento dell'offerta formativa non si possono eliminare come impalpabili email… troppo facili da cancellare ed ignorare: qui si getta o si accetta realmente qualcosa.

La ricchezza culturale di un paese resta indissolubilmente legata a quella economica.
La scuola italiana respinge l'idea di risparmiare sulla semente.
Spieghiamolo al ministro dell'istruzione con i materiali che riterremo più opportuno inviare.
Illustriamo le ragioni in cui crediamo con un investimento di 30 centesimi di busta multibolle imbottita e 2,20 euro di affrancatura per posta prioritaria. Un floppy usato lo troviamo senz'altro!
Nella busta possono essere inseriti anche molti floppy! Fino ad un peso totale di 250 grammi a tariffa postale è sempre di 2,20 euro.

L'applicazione dei regolamenti in corso di approvazione è destinata a produrre effetti pesanti sulla scuola. Gli insegnanti che verranno trasferiti d'ufficio, i precari che resteranno a casa, le famiglie costrette a trovare soluzioni complicate e costose… sono invitati ad un semplice gesto, senza il quale non potranno che rimproverarsi di non avere mosso un dito.

Pochi soldi ed un piccolo impegno per testimoniare la volontà di tutelare la pienezza di ciò che tanti si ostinano a considerare semplici diritti: formazione, lavoro, cultura.

Possiamo memorizzare sul floppy il documento predisposto dall'Associazione Nazionale Insegnanti Area Tecnologica e dal Coordinamento Docenti di EDUCAZIONE TECNICA, inserendo nella busta anche una copia stampata.
Gli operatori della scuola e le famiglie aggiungeranno rilievi, suggerimenti, documenti e comunicati relativi ad agli altro aspetto dell'offerta formativa colpito dall'attuale politica scolastica.

Il file che rivendica la difesa dell'impegno didattico per della cultura tecnologica ed informatica è disponibile su:
http://www.educazionetecnica.it/documenti/Manda-1floppy-alla-Gelmini.pdf

Memorizziamoli su floppy ed inviamo i nostri documenti a:

Ministro dell'Istruzione - MIUR - Viale Trastevere, 76/A - 00153 ROMA

07 gennaio 2009

Poteva andarci peggio!

Ci sono posti al mondo in cui le scuole vengono chiuse a cannonate ed i bambini arruolati per fare i soldati.

Dobbiamo accontentarci perché in Italia ce la caviamo con una "semplice" riduzione dell’offerta formativa?

Eppure non vogliamo rinunciare al nostro “facinoroso” impegno per la cultura.

Sul forum di www.educazionetecnica.it stiamo progettando il modo per farci ascoltare…