26 settembre 2008

Il futuro dell'educazione tecnica

Un primo tentativo di interpretazione dello Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione può dare qualche indicazione sul futuro della disciplina "TECNOLOGIA" nella scuola secondaria di primo grado.

Forse è opportuno stendere un velo pietoso sulle premesse, che vanno da un «Il nostro sistema d’istruzione sta vivendo da anni una preoccupante crisi...» al «Un bilancio deludente che pone una seria ipoteca sul futuro dei nostri giovani...»
La ricetta per superare questa crisi è ormai nota nelle sue linee generali.

L'idea è quella di restringere qui l'attenzione sul futuro di quella che un tempo si chiamava “EDUCAZIONE TECNICA” e di provare a prospettare qualche ipotesi sui possibili sviluppi.

Ecco alcune citazioni essenziali
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« ...le Indicazioni nazionali relative alla scuola dell’infanzia e alle scuole del primo ciclo di istruzione, di cui agli allegati A, B e C al decreto legislativo 18 febbraio 2004, n. 59, saranno opportunamente armonizzate .... con l’obiettivo di pervenire ad una stesura unitaria e semplificata. I relativi piani di studio, le discipline e i carichi orario saranno contestualmente riesaminati ed “essenzializzati”.»
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« L’orario obbligatorio delle lezioni per la scuola secondaria di I grado è definito, in via ordinaria, nella misura di 29 ore settimanali (rispetto alle 32 attuali) con conseguente adattamento del quadro orario previsto dall’allegato C al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59.»
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« Saranno determinate entro il mese di dicembre le classi di abilitazione ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo 59/2004 e la conseguente composizione delle cattedre, riconsiderando quelle attuali al fine di superare l’esistente frammentazione degli insegnamenti, privilegiando quelli di base e aggregazioni umanistico letterarie, scientifico tecnologiche e linguistiche.»
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« Si provvederà ad accorpare le classi di concorso con una comune matrice culturale e professionale, ai fini di una maggiore flessibilità nell’impiego dei docenti. Tale misura risulta funzionale al processo di essenzializzazione dei curricoli previsto dal piano, nonché alla revisione dei quadri orario delle discipline d’insegnamento.»
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« Saranno attivati corsi di riconversione professionale per i docenti, facenti parte delle classi di concorso in esubero, nonché corsi relativi ad altre tipologie di docenti, ai fini dell’inserimento in classi di concorso più ampie.»



Conclusione
Provando a leggere, interpretare e scommettere, si potrebbe ricavare che...
Tecnologia come materia autonoma scomparirà. Probabilmente risulterà ridotto il suo peso nel quadro quadro complessivo dell'organizzazione oraria dell'insegnamento nella scuola secondaria di primo grado.
L'area scientifico-tecnologica è destinata ad inglobare specificità finora valorizzate in modo autonomo.
Verrà istituita una nuova classe di abilitazione.
I docenti in esubero seguiranno corsi di riconversione.

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