04 settembre 2007

Nelle Indicazioni per il curricolo, le competenze ed il mercato cedono il passo ad una scuola integrale

Sto iniziando ora a leggere il documento ufficiale
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

Il contenuto era largamente noto da tempo.
Per quanto riguarda l’ambito disciplinare di insegnante di ex EDUCAZIONE TECNICA e quello dell’informatica ho già espresso alcune perplessità e riserve, anche se condivido l’impianto generale nelle articolazioni di TRAGUARDI ed OBIETTIVI.

Credo che sia importante osservare che il CNPI ha espresso unanimemente parere su queste Indicazioni, quando invece aveva praticamente respinto le indicazioni morattiane...
Qualcosa vorrà pur dire...
Sono rimasto colpito dalla lettura della premessa con cui Giuseppe Fioroni presenta le Indicazioni.
Ritengo che il quadro generale di riferimento sia da considerare rivoluzionario.
Di certo molti insorgeranno e svilupperanno un’aspra opposizione agli indirizzi di fondo.
Certo è che leggo parole che condivido: la scuola della persona, dei valori, della passione, dello stupore, della creatività e del cuore davanti alla scuola delle competenze e del mercato.

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Una scuola che intende educare istruendo non può ridurre tutto il percorso della conoscenza alla semplice acquisizione di competenze.
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La scuola deve essere in prima linea nella battaglia contro questo vuoto: un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov'è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione.
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ci ostiniamo a pensare a una scuola che non abbia come obiettivo solo l'essere in funzione della richiesta del mercato.
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La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi.
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Spero non siano solo parole.
Penso che ci vorrà del tempo per valutare a fondo queste nuove indicazioni ed il quadro culturale in cui si pongono. Credo che si tratti di una sfida che va accolta positivamente.

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